Monetazione tolemaica

Tetradramma di Tolomeo IV Filopatore.
Testa diademata di Tolomeo Filopatore dx Aquila stante su fulmine s sinistra. LIntorno: ΠΤΟΛΕΜΑΙΟΥ ΣΩΤΗΡΟΣ (PTOLEMAIOU SŌTĒROS)
Tetradramma (26mm, 14.10 g); moneta non datata coniata alla zecca reale di Arados circa il 214-212 a. C.
SNG Copenhagen 539

La monetazione tolemaica riguarda le emissioni nell'Egitto tolemaico, il regno ellenistico fondato sul territorio dell'antico Egitto da Tolomeo I dopo la morte di Alessandro Magno. Le monete furono battute nel piede fenicio, noto anche come "piede tolemaico". Questo standard monetario non era usato negli altri regni ellenistici ed era minore del prevalente piede attico[1]. Quindi le monete tolemaiche erano più piccole di quelle degli altri regni ellenistici.

Da un punto di vista artistico le monete, d'argento, seguivano l'esempio della antica monetazione greca del periodo, con il ritratto delle figure dinastiche. La lavorazione delle monete tolemaiche presenta spesso un avvallamento al centro, simile a quello che si può trovare nella monetazione seleucide.

La dinastia tolemaica introdusse la monetazione standard nell'Egitto, dove le dinastie preesistenti avevano fatto un uso limitato delle monete. Lo statere d'oro egizio è stata la prima moneta dell'Antico Egitto, coniata verso il 360 a.C. durante il regno del faraone Teos, della XXX dinastia. Queste monete erano state coniate per pagare i servizi dei mercenari greci.

La prima zecca tolemaica fu istallata a Menfi ed in seguito spostata ad Alessandria. Essendo riuscita a monetizzare la società egizia, in gran parte per gli sforzi di Tolomeo II Filadelfo, il regno tolemaico fiorì. Per gran parte della sua storia il regno applicò vigorosamente una politica per l'uso di un'unica moneta, confiscando le monete straniere trovate nel suo territorio e forzando i suoi domini ad adottare la monetazione tolemaica. Nei rari casi in cui era permesso avere una moneta propria, come ad esempio agli Ebrei in Palestina, dovevano comunque usare il piede tolemaico. Queste politiche, insieme all'inflazione e alla crescente difficoltà nell'ottenere l'argento, causarono l'isolamento della moneta tolemaica.

Dopo l'annessione dell'Egitto nell'Impero romano e la fine della dinastia tolemaica, la sua valuta rimase in circolazione. Questo avvenne fino a Nerone. L'argento delle monete fu riusato per il tetradramma romano. I denarii e gli aurei non circolarono nell'ex-regno tolemaico, così l'isolamento monetario dell'Egitto continuò.


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